Nella mia newsletter condivido contenuti esclusivi che non trovi sul blog. Vuoi imparare gratis la scrittura persuasiva e accedere a materiale riservato? Basta cliccare qui.
Attenzione: questa non è una guida per principianti su Siteground e gli altri servizi di hosting italiani!
Direttamente dal mio diario personale: 29 febbraio 2023
C’è chi come Di Caprio riceve ogni giorno migliaia di letterine d’amore dalle sue fan di ogni età e chi, come me, riceve ogni mese decine di domande tecniche iper generiche, come: “Angelo, perché i miei lettori non condividono i miei post?”, oppure: “Che servizio di hosting devo scegliere per installare Wordpress? Cosa mi consigli tra Siteground, Aruba e xyz?”
Oggi sono particolarmente felice perché dopo molti tentativi son riuscito a creare una pasta madre naturale. Sono un panificatore appassionato e amo la cucina sana. Il lievito madre non c’entra una mazza con il web hosting per Wordpress?
“Tu lo dici.”
In realtà è proprio creando il lievito naturale che mi è venuta l’ispirazione per questo articolo, una recensione sui servizi più famosi di hosting per Wordpress. Quale sarà il migliore?
Tutto comincia da due eventi: la pasta madre e il mio incontro con Jeremy, un cervellone di Manchester che lavorava come SEO expert per la Red Bull e che ora dirige il marketing della stessa azienda. Jeremy è uno che “mette le ali” al business online dell’azienda di bibite energetiche e sport estremi.
Il mio unico sport estremo è l’abbuffata olimpionica e proprio durante una cena con il mio amico inglese è venuto fuori il discorso sul miglior web hosting per Wordpress: Quale, tra Siteground & Co. è l’hosting degno di nota. Di solito non parlo mai di lavoro con gli amici, ma dopo la prima bottiglia di Dolcetto (che vino!) abbiamo cominciato a sparlare del mondo del marketing.
Beh, lo fanno tutti, non stupirti!
Quali sono i problemi del mercato inglese?
Perché le grandi aziende inglesi non investono bene?
E l’Italia quanto poco se ne sbatte del web?
A un certo punto abbiamo parlato del problema di base: per avere successo sul web si possono fare ottimizzazioni SEO puntigliosissime, si possono investire decine di migliaia di sterline su Google Adwords, ma se non si ha un ottimo servizio di hosting per il proprio sito, non si va da nessuna parte.
E allora, J., qual è secondo te il servizio migliore per un imprenditore medio come me? Qual è il miglior hosting Wordpress per principianti e quale quello per esperti?
“Vedi Angelo, da tempo ho capito che il servizio di hosting è come il lievito madre…” – disse Jeremy. Io mi misi a ridere. Risultato? Il discorso cadde lì. Probabilmente nello stesso punto in cui cadde il calice di vino: sulla camicia da 200 sterline del mio amicone biondo.
Uno, due, tre secondi di terrore e imbarazzo per me. Poi però scoppiò in una risata che durò fino al locale successivo, dove esordì dicendo “non è vino, è che abbiamo appena sgozzato una mucca sacrificale”. Il barista non lo capì, ma va bene lo stesso.
Da quella volta ci ho pensato un sacco: hosting Wordpress e lievito madre? Proviamo intanto con il secondo. Ora che mi è riuscito e lo sto cominciando a usare ho capito quello che voleva dire Jeremy. Una pizza, una pagnotta, hanno bisogno di ingredienti di prima qualità per essere delizioso.
In molti ignorano il lievito. Magari prendono la farina non raffinata macinata a freddo in un mulino del 1500. Il sale è rigorosamente quello delle saline del Bhutan. Si assicurano che l’acqua sia quella di un ghiacciaio incontaminato e che l’olio di oliva sia un extramegasupervergine spremuto a mano e confezionato in bottiglie Svarosky.
Però il lievito è in bustina. Oppure è quello in cubetti che costa quanto 3 fiammiferi. Lo ammetto: anche io usavo sempre questo. E allo stesso tempo finora ho usato e uso un servizio di hosting web economico e mediocre.
Ho all’attivo più di 20 siti tra semplici vetrine e “money site” focalizzati su affiliazione e servizi online e quando si tratta di usare siti web in modo serio, e per serio intendo che fruttano soldi, arriva il momento di prendere altrettanto seriamente in considerazioni il provider di hosting, perché è quello che fa la differenza da subito.
Dopo anni di prove, test, consigli e analisi, ho finalmente capito qual è il miglior hosting Wordpress a conti fatti. Il passo per i miei siti inglesi è già stato fatto ma ora che anche EspressoTriplo fa sul serio, ha bisogno di essere spostato su un hosting server dedicato più adatto alla sua natura. Per questo, appena scadrà il piano attuale che ho rinnovato di recente, passerò al top. Prima di dirti qual è l’hosting che ho scelto, vediamo quelli peggiori dai quali sono passato e sfatiamo qualche mito su cosa vuol dire “essere il migliore”.
Qualità percepita vs Qualità reale: se tutti ne parlano sarà veramente il migliore?
Tutti dicono che Siteground è l’hosting migliore, ma è vero? Non è che si tratta solo di propaganda? Ti ho detto subito che questa non è una guida per principianti, quindi parliamoci chiaro: tutti i servizi di web hosting offrono dei benefici ai propri affiliati. Se hai letto i primi 5 post che parlano di web hosting in cima alla lista di Google, sappi che tutti ti agganciano con i loro cookies.
Le recensioni indicano sempre Siteground come il miglior servizio di web hosting, ma tutte le review sono scritte da affiliati. Cominciamo a vedere le alternative per chi vuole creare un sito web personale ma non ha a disposizione budget enormi.
Le alternative che prenderemo in considerazione sono queste, nell’ordine in cui le ho provate io stesso. Per ognuna, una descrizione dettagliata più tardi:
- Aruba
- Register
- Bluehost, JustHost e Hostgator
- Siteground
Miglior hosting Wordpress: quanto conta la pasta madre?
Sappiamo bene che l’hosting è quel servizio che ti permette di ospitare il tuo sito o blog su un web server. La differenza principale tra uno di quei servizi per la creazione di un sito gratis, come Wix.com o lo stesso Wordpress, nella versione .com e un sito ospitato sul server di un host è la velocità.
È davvero inutile mettersi a ottimizzare un sito in tutti i minimi dettagli, spendere ore e ore nel SEO e nella selezione delle immagini più accattivanti, fare backlinking e pagare carriole di soldi ad Adwords se le pagine del sito si aprono a malapena.
Gli utenti del web non hanno pazienza: nelle loro vite frenetiche i ritmi salgono vertiginosamente e la tecnologia rende tutto sempre più veloce. Nelle pubblicità le immagini corrono, nei telefilm le scene sfiorano l’epilessia, gli smartphone hanno più Ram dei PC e tutto è disponibile all’istante. Notizie, tweet, stati, aggiornamenti. Non bisogna più aspettare per niente.
Figurati se gli utenti avranno pazienza di aspettare che la pagina del tuo sito si carichi! Ricordo un bellissimo studio dell’anno 2000 di Bouch, Kuchinsky e Bhatti. Questi scienziati hanno chiesto a degli utenti di valutare il tempo di caricamento delle pagine web, che variava da 2 a 73 secondi. In quei tempi remoti le persone valutavano come “buono” un tempo di attesa fino ai 5 secondi, “medio” fra i 6 e i 10 secondi, e “scadente” oltre i 10 secondi.
In un altro studio di quell’era gli utenti che attendevano più di 41 secondi giudicavano negativamente anche il contenuto delle pagine, definendolo meno interessante (a parità di contenuto) rispetto a quelle che si caricavano più velocemente. Quando si trattava di e-commerce le pagine più lente influivano negativamente sulla qualità dei prodotti e la sicurezza della transazione.
Bene, non so se qualcuno ha replicato questi studi in tempi più recenti, ma confrontando altri dati sull’usabilità del web, viene fuori che le persone odiano aspettare più di 1 secondo o 1 secondo e mezzo. Ecco quanto conta il lievito madre: se l’impasto più buono del mondo non lievita o ha il retrogusto del lievito in bustina, addio pagnotta!
E dovrai dire addio anche alla tua pagnotta mensile se i clienti non avranno voglia di aspettare il tempo di latenza delle tue pagine web! L’hosting non conta però solo per la velocità. In occasione della stesura di questo articolo ho risentito Jeremy, il mio amico guru del SEO.
Google ha deciso di penalizzare i siti web che hanno pagine molto lente da caricare. Quando la risposta del server è lenta, ci sono due fenomeni che si incrociano, come nel peggiore dei temporali: l’occhio di Sauron di Google e il 2 di picche degli utenti. Risultato? Non andrai da nessuna parte!
Vediamo allora quali sono le alternative migliori per il web hosting. Lo so che ce ne sono moltissime, diciamo circa una quarantina almeno. Quelle che escludo dalla mia review non meritano nemmeno di essere trattate – almeno per il momento – vuoi per problemi di prestazioni, di prezzi, di affidabilità o di serietà nel servizio di assistenza.
Già, questi sono i criteri principali sulla base dei quali bisogna valutare un hosting Wordpress.
(P.S. Mentre scrivo le mie belle recensioni, al telefono con Jeremy, il ragazzone inglese mi chiede perché non parlo anche di altre piattaforme oltre a Wordpress. Beh, non c’è proprio storia: le alternative a Wordpress sono davvero misere. Chi invece si affida alla professionalità di programmatori esperti non avrà problemi di questo tipo!)
Review Aruba: hosting Wordpress per chi ha il fegato forte
Stiamo parlando del primo fornitore di servizi hosting in Italia con oltre 1.650.000 domini registrati e 1.250.000 di siti attivi. Ma parliamo anche di uno dei servizi hosting con le recensioni peggiori sul web. Prova a cercarle, ce ne sono per tutti i gusti!
Quali sono i problemi di Aruba? Beh, innanzitutto ci sono così tanti clienti che i server sono sovraffollati e ogni due per tre subiscono notevoli rallentamenti. Questo a prezzi non proprio leggeri: si parte dagli 11,66 Euro al mese per un servizio decisamente scarso.
Non c’è velocità, non c’è affidabilità e il servizio clienti è assente. Avevo provato io stesso Aruba per qualche tempo, ma mi sono scontrato con una gestione simile alla burocrazia statale del nostro Bel Paese. Se hai mai avuto problemi con errori 404 sai quanto importante sia un servizio clienti che ti aiuti a risolverli velocemente!
Per il trasferimento di un dominio il processo diventa facile quanto ottenere un rimborso da Equitalia. Non ti dico per avere un sito installato e funzionante. La gestione delle utenze nel customer center è terribile. Avevo aspettato 7 giorni prima di una risposta. E cosa mi dicono? “Solleciti ancora”.
Come se non bastasse, quando si parla di controllo, il pannello hosting è una ciofeca.
Davvero terribile.
Voto 0. Nada. Niente.
Inaccettabile da ogni punto di vista, anche a partire dal nome, che non evoca nulla di buono.
Recensione Register: l’Alfa Romeo dei web hosting
Se sei un alfista, passa alla prossima recensione senza leggere questa, altrimenti ti verrà voglia di brandire un piede di porco e… Insomma, Register è un’azienda storica italiana che si occupa di fornitura di servizi per il web. Dopo la brutta esperienza con Aruba, mi sono affidato nelle mani di un’altra azienda italiana.
Devo dire che sulle prime mi son trovato davvero bene. Nessun problema, davvero. Rispetto all’hosting di Aruba ho trovato server più veloci e affidabili, un servizio solido e serio. Allora cosa c’è che non va?
Beh, manca quel salto di qualità in più. Le Alfa Romeo fino agli anni ’70 erano delle auto leggendarie. Poi l’abisso. Solo di recente sono spuntati un paio di modelli in grado di reggere un marchio così importante sul cofano. Ma a mio giudizio manca ancora qualcosa, manca quel tocco di qualità che permetterebbe all’Alfa di competere con i colossi tedeschi. È come se si sentisse ancora l’eredità delle varie cariole prodotte negli anni ’80 e ’90.
Register è nella stessa situazione: si paga abbastanza caro per avere un servizio solido e performante. Ok, ma a quel prezzo si trovano servizi ben più veloci e affidabili dai provider internazionali. Quali? Aspetta un attimo, te ne parlerò tra poco.
Voto? 7, voglio essere buono.
Ma per arrivare al 10 mancano ben 3 punti e non sono pochi.
Bluehost, JustHost e Hostgator: hosting Wordpress ufficiale
BlueHost è l’hosting consigliato direttamente da WordPress.org; se lo consigliano loro ci sarà un motivo, no? Ma certo: il motivo sono le partnership commerciali! (ndr: recentemente anche Siteground viene consigliato come hosting da Wordpress.org). È più che ovvio, non starò qui a parlartene per delle ore. Il fatto che Wordpress consigli questi provider non significa nulla.
Le altre due, JustHost e Hostgator fanno parte della stessa azienda e sono in qualche maniera simili. Ma è BlueHost uno dei servizi di hosting più famoso e utilizzato in assoluto. È buono?
Beh, sono passato da Register a BlueHost da molto tempo, ormai. La mia scelta è dipesa dall’internazionalità dell’azienda, dalla velocità dei loro server e non ultimo dai prezzi, imbattibili. E sì, i loro pacchetti li ho suggeriti per molto tempo come affiliato; come faccio d’altronde con tutti i servizi con cui mi trovo bene e mi trovo bene.
Il servizio parte dai 45 dollaroni all’anno più le tasse e per questi pochi spiccioli ottieni:
- Numero di domini illimitato
- Spazio web illimitato
- Banda di traffico illimitata
- Numero di account e-mail illimitato
- Dominio gratuito il primo anno
- Installazione automatica di WordPress, Joomla, o un altro CMS
- Assistenza 24 ore su 24 365 giorni all’anno via Telefono, chat e email
Buono, no? Beh, sì, devo dire di sì. L’assistenza è ottima, anche se solo in inglese. Sono veloci e cordiali. Che voto gli do? Un bell’8 pieno. Non di più, perché il mio sito non decollava mai. Puoi capire, da esperto marketer ho ottimizzato il mio blog al meglio, ho usato tutte le tecniche di cui ti parlo nei miei articoli e nelle guide, ma niente.
Fino alla chiacchierata che avevo fatto con Jeremy, non capivo perché, ma il mio sito “andava a tre”, come un’auto spompata. In pratica avevo una bella BMW fiammante, ma correva meno di una Lada, la mitica auto dell’Est. Il mio amicone, esperto di SEO a livelli cosmici, si trasformò in uno Jedi dicendomi che la differenza poteva essere colmata da un buon servizio di web hosting per Wordpress.
Ma allora qual è il migliore?
Nella seconda chiacchierata io e Jeremy abbiamo provato a cercare un po’ in rete quali fossero le opinioni più diffuse.
Siteground riuscirà a cambiare la mia opinione negativa sul loro hosting Wordpress tanto lodato?
Cercando in rete sono subito incappato nelle recensioni del miglior hosting per Wordpress dei miei colleghi marketer. Ce ne sono per tutti i gusti, ma la maggior parte di queste lodano come la manna Siteground spacciandolo per il migliore. Leggendole mi sembra che tutte dicano la stessa cosa. Il riassunto è questo: BlueHost non è l’hosting migliore, sebbene sia molto pubblicizzato. Questo dipende dal fatto che pagano le commissioni più alte per chi procura nuovi clienti. Sarà vero? Beh, tutti i servizi di hosting pagano delle commissioni, proprio tutti. BlueHost paga più di tutti? Mah, non ne sarei sicuro.
BlueHost è una mega azienda che paga Worpdress per farsi pubblicità. Vero? Verissimo, come farebbe qualsiasi fornitore di servizi. Ma questo non è un problema, finché il servizio offerto è il migliore. Siamo sicuri che Siteground è il servizio migliore? Secondo quanto dicono in molti (tra i vari, Dario Vignali, Alessandro Pedrazzoli e gli amici di SOS-Wp), Siteground è di qualche spanna meglio degli altri.
Utilizzando alcuni tool per confrontare le prestazioni del mio sito, come Ahrefs o Semrush, Jeremy mi fa notare che le prestazioni del mio sito sono a malapena decenti. Ho controllato anche con Pingdom la velocità di caricamento delle mie pagine e… Madòo!!!
Le vedi quelle barrette colorate? Sono i tempi di caricamento delle pagine, divise a seconda del processo necessario per il caricamento. Le vedi quelle componenti gialle? Sono i tempi di attesa del mio server! Questo significa che più lento è il server, più lentamente si carica la mia pagina. E quindi peggiore è l’esperienza dei miei utenti.
Ma non finisce qui: come abbiamo detto all’inizio Google mi penalizza per la mia lentezza e allo stesso tempo i miei lettori si scassano le biglie di aspettare che la mia pagina si carichi. Il voto che mi da Pingdom, 7/10 me lo merito tutto!
Stessa cosa vale per l’analisi fatta da GTmetrix che boccia uno dei miei siti.
Come vedi, a sinistra il Pagespeed Score di Google basato su quanto sono ottimizzazione le varie parti del codice del mio sito è molto buono, tuttavia il tempo impiegato per “consegnare” all’utente la pagina caricata per intero è troppo alto!
Detto fatto, seguendo i consigli dei miei colleghi a fine febbraio 2023 passo a Siteground nella versione inglese. Eccoti la mia recensione su quello che in molti considerano il miglior hosting per Wordpress.
Come ho fatto a passare a Siteground
Contatto il servizio clienti di Siteground per far migrare uno dei miei siti sui loro server e noto subito con piacere che il processo viene gestito in automatico dagli operatori che mi rispondono ovviamente in inglese. In men che non si dica tutta l’operazione va in porto. Non devo fare nulla.
La velocità del sito migliora impressionantemente, ma tutto d’un tratto le visite crollano e con loro i guadagni. Tutte le indicizzazioni delle pagine sembrano svanite nel nulla… puff!
Panico!
Comincio a contattare il servizio clienti con un’ansia terribile. Mi rispondono più velocemente di una mamma apprensiva e rimango in chat con uno di loro per 4 ore. Proviamo in tutti i modi, vengono coinvolti diversi operatori, ma niente.
Il mio sito c’è, ed è molto più veloce di prima, ma non ho più il rating di Google che mi ero sudato. Il servizio clienti non risolve il problema e dopo una settimana medito di cambiare di nuovo servizio. Contatto Jeremy, che mi dà appuntamento per il giorno dopo.
Si presenta a casa mia con una faccia serena, sembra uno Yogi tanta è la sua tranquillità. Io ho la stessa espressione di Nicholas Cage in ogni suo film.
Io sudo freddo e Jeremy si siede.
Stappa una bottiglia di vino e me ne versa qualche decilitro nel mio calice.
Fremo.
Sono incazzato nero con Siteground e sputo a Jeremy tutta la mia rabbia! Comincio a vedere tutti i punti deboli di questo servizio: non hanno un servizio clienti in italiano, il piano GrowBig, che ho scelto, costa poco meno di 100 dollari, ma spulciando tra le condizioni vedo che il rinnovo è automatico e il secondo anno dovrò pagare il doppio e aggiungere pure il costo legato alla registrazione del nome di dominio.
Le cose vanno di male in peggio!
Siteground: quando il web hosting migliore per Wordpress è…il migliore
“Jeremy, Siteground è una cagata pazzesca! È come un’Alfa Arna, l’auto sexy quanto Platinette!”
“Angelo, il tuo sito non ha nulla che non va. E soprattutto Siteground non ha nessuna colpa.” – dice Jeremy.
Lo ascolto.
Qualcosa nella migrazione del sito doveva essere andata storta, ma non avevo perso l’indicizzazione, semplicemente Google mi aveva messo in attesa. Stavo per ricontattare il servizio clienti di Siteground, quando mi arriva una mail proprio dal fornitore di hosting: “Il nostro servizio sarà completamente in italiano”.
Beh, una cosa non da poco! Ricontatto Siteground nella sua nuova versione in Italiano (io conosco bene l’inglese, ma fa piacere poter parlare nella lingua madre!) e immediatamente mi risponde Cristina in chat. Simpatica e competente, rivede il mio problema e trova l’inghippo. L’URL del mio sito non contiene la www, ma era stata inserita (forse è colpa mia, ho giocato troppo con l’.htaccess!).
Questo è il codice che ho usato per risolvere il problema.
RewriteEngine On
RewriteBase /
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www\.(.*)$ [NC]
RewriteRule ^(.*)$ http://%1/$1 [R=301,L]
Una volta tolta, visto che Google riteneva di aver a che fare con un altro sito, ecco tornata la mia indicizzazione! Mi scolo il vino versato da Jeremy, ringrazio Cristina e mi metto a scrivere una lista dei pregi di Siteground. Era il 16 marzo del 2023 e mi ero riproposto di scrivere un post sul miglior servizio di web hosting condiviso o dedicato.
Beh, ora ci siamo.
Sempre dal mio diario personale: 29 luglio 2023
Prima di dirti perché Siteground è il migliore (e sì, questo è un link di affiliazione) tra i servizi che ho provato, voglio dargli un voto. 9! Sì, è un servizio quasi perfetto, ma vediamo prima i punti deboli:
- Prezzi: È un hosting a prezzi accessibili, chiariamoci e va fatto notare che offrono dominio gratuito per il primo anno, e lo sconto del 50% sulla registrazione è per il periodo iniziale di 1, 2 o 3 anni.
- I clienti che hanno Linux incontrano spesso dei problemi (io non uso Linux, ma sapere che funziona anche su quell’OS mette tranquillità.
- Down: alcuni clienti sperimentano dei problemi tecnici e se ne lamentano pesantemente. Ovviamente ogni servizio va incontro a problemi, ma la mia esperienza personale mi consente di dare un 10+ al servizio di assistenza. Tanto di cappello!
Ecco perché scegliere Siteground Italia per il proprio hosting:
- Velocità: i server sono davvero veloci. A beneficiarne è tutto il tuo progetto di business, come abbiamo già Stiamo parlando di server condivisi tra tanti utenti e non è scontato che siano veloci e prestanti. Ma Siteground, rispetto agli altri provider che ho provato, è davvero su un altro livello. BlueHost non è male, ma non regge più di 10.000 visite mensili. Fino a circa 50.000 i piani di Siteground sono i migliori.
- Affidabilità: nulla da dire, Siteground è un altro pianeta rispetto Aruba. Stabilità (anche contro attacchi ddos) e solidità ti mettono il cuore in pace. Puoi fare affidamento su un servizio che non ha mai un down.
- Puoi trasferire il dominio e qualsiasi sito su Siteground. Hai una schifezzuola su Wordpress.com o un sito su un altro servizio di hosting? Bene, in poche mosse quelli di Siteground ti aiutano a migrare. Stappati una birra e lascia fare a loro, se preferisci. Cheers!
- In un click installi Wordpress, senza dover fare tutto manualmente.
- Il Control Panel dove accedere a tutte le impostazioni e funzionalità è facile da usare e bello da vedere.
- Il supporto Wordpress e il servizio clienti è il migliore dell’Universo! Non aggiungo altro: cordialità, professionalità e simpatia! In un minuto ti rispondono in chat, non succede nemmeno nelle chat erotiche!
Questi sono i pacchetti di hosting:
StartUp – adatto per 10,000 visitatori mensili, 10 GB spazio web, un dominio, migrazione gratuita, back up giornaliero, installazione WP 1-click, auto-aggiornamenti di WP, email account gratuiti, CDN gratuito, ecc.
GrowBig – adatto per 100,000 visitatori mensili, 20 GB spazio web, siti multipli, oltre le funzionalità offerte con il piano precedente include assistenza tecnica prioritaria, SuperCacher con 3 livelli di caching che rende il sito ultra-veloce.
Go Geek – adatto per 400,000 visitatori mensili, 40 GB spazio web, oltre le funzionalità offerte con i piani precedenti include Staging WordPress in 1 clic, GIT pre-installato, conformità PCI gratis per e-commerce.
La mia situazione attuale…
Dopo il passaggio a Siteground Italia la velocità del sito è migliorata moltissimo.
Ecco la lista di alcune pagine e la loro reattività.(Puoi trovare un report simile in Google Analytics sotto il menu Comportamento > Velocità Sito).
Attenzione però, quando si parla di velocità bassa dell’hosting, si dà per scontato che il resto dei paramatri del sito siano ottimizzati: come il tema wordpress, i plugin privi di conflitti tra loro e script che non impazziscono.
Siteground è il migliore web hosting per Wordpress.
Come darmi torto?