Psicologia dei colori nel marketing: qual è il migliore?

Prima di scegliere i colori per questo blog, ho contattato vari web designer ed è stato in quel momento che ho capito come la maggior parte di loro non sappia una benamata ‘ceppa’ di come i colori scelti per i siti web influenzino profondamente la conversione finale.

“Il vestito non fa il monaco” – diceva mia nonna.

Si sbagliava di grosso!

Le persone prendono una decisione nei primi 90 secondi di interazione con un prodotto o un’altra persona e la maggior parte delle volte, tale decisione, è basata sul colore. Questo per farti capire quanto sia importante la psicologia dei colori nel marketing!

Questo è un tipico esempio che manda in pappa il cervello in quanto non c’è aderenza tra il significato delle parole e ciò che l’occhio vede. La nostra mente ha dunque bisogno di più tempo per processare l’informazione.

Dimmi il colore di queste parole:

Come vedi, l’uso sbagliato di una tonalità può compromettere per sempre la riuscita di un prodotto, influenzando l’opinione che ha il cliente su quest’ultimo.

Ecco perché le compagnie che producono patatine, vini e detergenti liquidi, passano il tempo a testare una grande varietà di colori per essere sicuri che il loro prodotto venga recepito nel miglior modo possibile dal maggior numero di persone.

Pensa un attimo al colore verde: in questo clima economico, dove ogni centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato (ho fatto anche la rima) e dove il rispetto della natura è un tema costante su tutti i media, le compagnie automobilistiche usano il colore verde nei messaggi di marketing per enfatizzare sia il risparmio di benzina che il rispetto per l’ambiente.

Un altro esempio è dato da i colori cupi come il rosso bordeux o crema, che riducono la percezione del tempo trascorso. Lo sanno bene i possessori di sale gioco e casinò: il loro obiettivo è tenere i giocatori più tempo possibile davanti alle slot machine senza che questi si curino di che ora sia.

Hai notato come vengono coperte le finestre dalla luce esterna e tolti gli orologi all’interno delle sale?

Più tempo passi davanti a quegli aggeggi più la probabilità di spendere i soldi si moltiplica. Questa è o no pura psicologia dei colori?

Poi però una settimana dopo decidi di tornare a casa e scopri che tua moglie ti ha rimpiazzato con un simpatico oggetto di 20cm color ebano.

Ah, il potere dei colori!

Ma quali sono i colori che piacciono di più alle persone?

Abbiamo scoperto come le donne amino il nero in grande quantità (scherzo signore) ma quale sono le differenze culturali legate ai colori?

Le solite ricerche fatte da studiosi negli Stati Uniti e in Canada hanno confermato che i colori amati dalla gente sono gli stessi in quasi tutti i paesi del mondo. Il motivo è semplice: tali scelte sono legate alla psicologia umana!

Questa qui sotto è la Top 5 dei colori nel marketing, e sono quelli che convertono meglio:

 

1. Blu
2. Rosso
3. Verde
4. Viola
5. Arancione

 

Uno dei più grandi errori che tu possa fare è lasciare ad un designer il compito di scegliere quali colori usare per il tuo sito web, biglietti da visita o materiale pubblicitario. Non tutti i grafici infatti sono a conoscenza di come usare i colori efficacemente. Figurati poi se si fanno scrupoli a chiederti a quale sesso è rivolto il messaggio.

C’è differenza tra i colori usati per gli uomini e per le donne?

Se è vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, non è altrettanto vero che ci sia una grande differenza di preferenze cromatiche: entrambi i sessi infatti amano le stesse tonalità, con una piccola differenza tra arancione e giallo. Il primo amato più dagli uomini mentre il secondo dalle donne.

Non siamo poi così diversi, vero?!

Io e mia nonna non amiamo gli stessi colori: mi devo preoccupare?

Quando si è piccoli i colori preferiti sono quelli luminosi come il rosso, giallo ed il verde; quando si cresce però, il giallo diventa meno attraente e lascia spazio al colore blu.

Anche se il rosso è uno dei colori più usati – basti pensare alle offerte televisive dov’è onnipresente – il colore blu ha la meglio sulla lunga distanza, in quanto vi è una connessione tra l’età della persona e come l’occhio umano processa i colori.

Come suggerito da una ricerca di Satyendra Singh, se si osserva bene l’occhio di un soggetto anziano, si nota come questo tenda ad ingiallire.

L’iride dei bambini tende ad assorbire il 10% delle luci blu mentre gli occhi degli anziani assorbono fino all’85% della stessa luce. La teoria dice che questo è il modo naturale di proteggere l’occhio contro le fonti di luce molto forti.

Sappiamo come funzionano i singoli colori ma la storia cambia quando incominciamo a giocare con i mix cromatici.

Nella psicologia dei colori, quali sono gli abbinamenti migliori?

Da alcuni test fatti, risulta che i due colori migliori usati per la carta stampata sono bianco e giallo.

La combinazione perfetta è inchiostro nero su carta gialla mentre la peggiore è lettere rosse su sfondo verde!

Nello specifico, l’uso di colori nelle pubblicità non solo attrae i lettori ma li rende il 60% più partecipi in confronto a promozioni in bianco e nero.

Se dovessi quindi decidere se pagare per una réclame più grande o una a colori, opta sempre per la seconda in quanto più efficace e sicuramente meno costosa.

Questo non vuol dire che le pubblicità a bianco e nero non funzionino; l’uso di questo accoppiamento cromatico dà il meglio di sé in testi più o meno lunghi dove vengono spiegati i benefici di un prodotto. Tali colori rendono la lettura molto rilassante e da modo di concentrarsi, arrivando a leggere senza problemi testi più ‘profondi’.

Se si vuole invece far breccia nei desideri umani, periodi brevi e colori brillanti rappresentano l’accoppiata vincente.

Colori e psicologia nel marketing

Dimmi una cosa: Hai mai utilizzato mix cromatici di cui andavi fiero per capire solo dopo che erano un pugno in un occhio?

Per concludere, se conosci qualcuno che non usa questi suggerimenti, aiutalo. Mandagli un link a questo articolo.