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Qualche giorno fa ho scambiato due chiacchiere con la mia amica Monica Volpe per farle i complimenti per il suo salto sul grande schermo come attrice. Dopo anni di doppiaggio se l’è proprio meritato!
Da buon fissato di psicomarketing le ho subito fatto qualche domanda su come sia cambiata la sua vita e soprattutto sulla percezione che la gente ha di lei.
“Monica, va bene se ti faccio qualche domanda? Vorrei scrivere un articolo sul Bandwagon e tu saresti perfetta!”
L’effetto Bandwagoning (effetto carrozzone) – letteralmente ‘carro che porta la banda musicale in processione’ e che potremmo tradurre come ‘il carro dei vincitori’, non ha niente a che fare con i film erotici e per la cronaca, Monica Volpe ha interpretato la cugina romana nella commedia ‘Amici come Noi’, non una casalinga irrequieta!
Fatto il dovuto preambolo, torniamo a noi.
Monica mi ha detto: “La popolarità altera la percezione reale che la gente ha di una persona. Quella ‘scatoletta’ in cui vediamo programmi, film e altro, fa questo effetto. Dopo aver fatto il film, ho ricevuto molti commenti, incominciano a riconoscermi come attrice e sono spuntate vecchie conoscenze.”
Le persone hanno un bisogno innato di essere psicologicamente legate a qualcosa o qualcuno. Hanno un forte desiderio di appartenenza.
Lo psicologo Abraham Maslow la chiama Piramide delle Necessità Umane
Tempo fa l’uomo scoprì che facendo gruppo con persone con necessità similari, riusciva a sopravvivere meglio a fattori esterni. Questo ragionamento sta alla base della Piramide di Maslow.
Si faceva tutto insieme: si mangiava, si dormiva, insomma una tribù.
Oggi non è più così ma in noi c’è ancora un grande desiderio di appartenenza al gruppo; basti pensare al matrimonio, ai gruppi di gioco e anche ai club dove ci iscriviamo.
Ma quali sono i gruppi a cui facciamo riferimento?
Esistono 3 aggregazioni principali:
- Aspirazionali – gruppi a cui ti piacerebbe appartenere
- Associativi – gruppi con i quali scambiare idee e valori
- Dissociativi – gruppi con i quali non vuoi essere identificato
L’utilizzo di queste tre associazioni in un messaggio pubblicitario, può persuadere il tuo lettore a prendere una decisione basata su quale gruppo senta più vicino alle proprie necessità.
Ecco quindi spiegato perché molti marketer amino farsi le foto vicino a Ferrari (anche se non sono le loro) o donne in costume su uno yacht quando si rivolgono ad un audience in cerca di sistemi per fare i soldi. Ricorda che le persone comprano basandosi principalmente sulle sensazioni e solo dopo analizzano il valore di un prodotto.
Qualche altro esempio di effetto bandwagon:
- Scarpe da calcio e calciatori – Hai mai visto una pubblicità dove il giocatore di calcio è uno sconosciuto?
- Orologio di marca e personaggio sex symbol – Ed un orologio portato da un nerd?
- La sinistra politica e gli intellettuali – Hai mai sentito discorsi alla Briatore tra le file dei compagni?
- La destra e gli imprenditori – E qualcuno di destra in giacca, cravatta e collettone che cita Voltaire?
Nel 1969 il marchio GAP aprì il suo primo negozio di abbigliamento ed il nome suggeriva proprio il “Gap generazionale”.
Concludendo con l’effetto carrozzone
È importante arricchire il messaggio pubblicitario facendo leva sulla necessità di appartenenza delle persone.
Oltre ad elencare i benefici e caratteristiche del nostro prodotto, bisognerebbe puntare sul descrivere con quale gruppo di appartenenza esso stimoli il legame.
“Think Different” – Apple (Aspirazione)
“Insieme convogliamo l’acqua dove manca” – Amref (Associazione)
“Meno male che Silvio c’è” – Forza Italia (Dissociazione)
Hai mai voluto far parte di un gruppo specifico? Qual era il gruppo?
P.S
No, non posso dare il numero di Monica.