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La maggior parte dei lettori di Espresso Triplo ha o è in procinto di iniziare con un blog.
Non tutti hanno un business vero e proprio ma quasi tutti vorrebbero monetizzare le proprie abilità. Quindi la domanda più frequente è: “Che dici, se metto i banner di Google si possono fare i soldi? Quanto si guadagna con Youtube? E con Adsense posso monetizzare?”
Se fossi in grado di rispondere ad una domanda del genere, credimi, sarei ricco. Purtroppo è come rispondere alla domanda: “quanto è lungo uno spago?”
— Dipende…
…da vari fattori.
Partiamo con i banner cominciando col dire che si può guadagnare con Google Adsense: sicuro. Basta vedere il blog di Beppe Grillo — che a mio parere riuscirà a fare almeno 1 milione l’anno con gli annunci pubblicitari di Google — per capire come le cifre siano molto interessanti.
Per darti un esempio più terra terra, un sito di notizie locali in Slovacchia per il quale curo il layout ed il marketing, riesce a fare 150 Euro al mese con una media di 35.000 visualizzazioni mensili.
Personalmente ritengo che si potrebbe far meglio e spero vivamente che con il futuro restyle e riposizionamento degli ‘ads’, aumenti il guadagno.
Svelato l’arcano se gli annunci adsense funzionano o meno, passiamo ora a capire quanto si può guadagnare con i banner.
Come calcolare il guadagno di Adsense
Il traffico, come detto prima, gioca un ruolo fondamentale nei guadagni fatti con Google Adsense, purtroppo però nessuno può essere preciso sull’ammontare degli introiti e nessuno ‘dovrebbe’ condividere le proprie statistiche in quanto sarebbe contro i termini di contratto che Google ti impone.
Tuttavia possiamo dare un’occhiata ai vari fattori che influiscono sul costo dei clic.
Quanto si guadagna con Adsense? Decidilo scegliendo la nicchia giusta!
Questo è un punto importante perché ci sono tematiche che pagano meglio di altre.
Il tutto dipende da Google Adwords — la piattaforma pubblicitaria — e da quanto gli inserzionisti sono disposti a pagare per riceve un clic da determinate parole chiave.
Se prendi delle keyword relative alle nicchie di medicina, finanza e benessere noteresti un alto CPC (cost per click) mentre nicchie nel campo di musica, video, cinema e vacanze hanno dei costi molto più bassi.
Dove posizionare i banner?
Quanto si può guadagnare con Google Adsense è deciso anche in base al layout degli annunci. Capire dove posizionarli, quali colori usare e se usare solo testo, immagini o entrambe le cose è altrettanto vitale.
La cosa migliore da fare è testare. In base al layout del tuo sito, troverai nel tempo delle posizioni che convertono meglio di altre.
Quelle standard ad alta conversione sono:
‘Above the fold’ — Cioè posizionare il banner in uno spazio visibile senza che l’utente incominci a scorrere la pagina.
Per i feticisti del significato, ‘above the fold’ è un termine giornalistico che indica lo spazio nella metà alta del giornale ancora piegato; quella, per intenderci, che il lettore legge prima di aprire il quotidiano per intero.
All’interno dell’articolo – Posizionando l’advert dopo il primo paragrafo si ha una percentuale maggiore di possibilità che l’utente clicchi sul nostro banner in caso non sia interessato alla lettura.
“Bene ho capito come fare, come faccio però a guadagnare il massimo dalla mia nicchia?”
Eccoti accontentato!
Aggiornamento interessante – Google Adsense ora propone una soluzione veramente molto interessante chiamata ‘Auto Ads’. Basta installare il codice all’interno dell’header del proprio sito e Google deciderà, in base alla struttura del sito e ai suoi contenuti, dove piazzare i banner.
Qualcuno potrebbe vederla come una soluzione da ‘beginner’, tuttavia ritengo che l’algoritmo di Google sia più intelligente di quanto uno pensi visto che propone, se pur in maniera automatica, uno split test delle posizioni che convertono meglio.
Personalmente ho visto aumentare gli introiti quindi è di sicuro da provare e comparare con l’inserimento manuale dei banner.
Come massimizzare i guadagni di Adsense
Prima di fare i soldi con Adsense, partiamo dai contenuti…
…perché proprio i contenuti devono essere scritti per rispondere alle esigenze che hanno i lettori.
Ricordi? tutto parte dalla ricerca di parole chiave basate su una domanda, un problema da risolvere.
Altra cosa molto importante è scrivere articoli all’interno della tematica del proprio sito. Se hai un sito che parla solo ed esclusivamente di ricette con bassi carboidrati, evita di scrivere di finanza (anche se hai trovato delle keyword che sembrano pagare bene).
Questo perché gli inserzionisti valutano il sito dove far apparire la propria pubblicità e una scelta del genere potrebbe danneggiare non solo il tuo CPC ma anche il traffico organico portato da Google e altri motori di ricerca.
Dai un’occhiata all’Ad Review Center per ottimizzare i guadagni.
In Google Adsense puoi trovare l’Ad Review Center dove verranno mostrare tutte le categorie degli ‘advert’ visualizzati sul tuo sito e quanto pagano queste categorie.
Se ci sono categorie che non fruttano assai o che sono totalmente estranee ai topic trattati dal tuo sito, potresti decidere di bloccarle (più dettagli sotto). Questo potrebbe aiutarti ad aumentare il tuo Cost Per Click (CPC) e quindi il ritorno economico.
Bloccare alcune categorie di Adsense può danneggiare i guadagni?
Il massimo dei guadagni si ottiene quando un determinato banner viene visualizzato su un sito che è strettamente legato ad esso per categoria, contenuti, tipologia di utenza ecc…
Per quanto ‘smart’ può essere l’algoritmo di Google, a volte succede che certe categorie di pubblicità vengano visualizzate sul tuo sito pur non centrando una cippa.
Ecco che entra in gioco l’Adsense Category Blocking che ti consente di bloccare certi annunci.
Qui troverai le categoria divise per ‘sensibili’ data la loro natura particolare come religione, sesso, gioco d’azzardo e via dicendo e quelle generali, cioè normali.
Ma la domanda è: Vale la pena bloccare certe categorie?
Bloccare alcune categorie di annunci potrebbe avere un impatto negativo sugli introiti pubblicitari perché gli annunci bloccati non partecipano all’asta delle puntate (un po’ come eBay) per aggiudicarsi un posto sul tuo sito. Questo potrebbe ridurre il valore delle puntate.
In che modo?
Immagina tre inserzionisti (leggasi categorie): Pippo, Gigi, Lallo.
- Pippo è pronto a pagare 0.45€ per visualizzare la sua pubblicità sul tuo sito.
- Gigi è pronto a pagare un massimo di 1€.
- Lallo invece può pagare un massimo di 1.30€ per lo stesso posto.
Proprio come eBay, chi ha la puntata più alta vince.
Lallo, si aggiudica il posto sul tuo sito per 1.01€ – anche se poteva arrivare fino a 1.30€, perché il sistema prevede di pagare solo pochi centesimi al di sopra del più alto inserzionista per aggiudicarsi la vittoria.
Ora mettiamo caso che tu decida di bloccare Gigi.
In questo modo rimarrebbero:
Pippo con il suo limite di 0.45€, e Lallo con il suo massimo di 1.30€.
Cosa succede?
Esatto, Lallo per battere Pippo dovrà sborsare solo 0.01€ in più di Pippo per vincere e quindi 0.46€ e non più 1.01€.
Questo è un esempio per farti capire che bloccare una determinata categoria, ti farà entrare in saccoccia molto meno.
“Quindi bloccare è sbagliato. Va bene ho capito.”
Aspetta, perché potrebbe essere valido ache il discorso opposto.
Bloccare alcune categorie di Adsense può aumentare i guadagni?
Se è vero che bloccare le categorie limita i guadagni, è altrettanto vero che bloccare le categorie aumenta i guadagni.
Non svenire, ti spiego perché.
Finché le categorie sono pertinenti al tuo sito, è meglio tenerle attive perché daranno vita ad un’asta benefica in tuo favore. Più partecipanti ci sono, più alti saranno i guadagni.
Tuttavia, esistono anche categorie di annunci che non sono interessanti per i tuoi utenti. Bloccare queste categorie, permetterà di avere più spazi pubblicitari a disposizione sul tuo sito per annunci – si spera – più adatti ai tuoi lettori.
Per esempio, se hai un sito dedicato al fitness, potrebbe essere d’aiuto bloccare le categorie legate a ‘computer e tecnologia’ poiché è molto probabile che questi annunci non verranno cliccati spesso.
Bloccando quindi tali categorie ti porterà ad avere più spazi pubblicitari sul tuo sito e potenzialmente più inserzionisti attinenti che parteciperanno all’asta.
In questo modo avrai:
– Annunci pertinenti che aumentano il CTR
– Più concorrenza che aumenterà il costo per singolo clic
La seconda domanda è…
Come capisco quale categoria è attinente e quale devo bloccare?
Basta andare su Adsense > Consenti e Blocca Annunci > Tutti i miei siti > Categorie Generali
A questo punto puoi filtrare le categoria cliccando sulla colonna ‘% Impressioni’ o quella ‘% Entrate’.
Potrebbe valer la pena bloccare le categorie che generano impressioni ma portano un’entrata molto bassa.
Prima di bloccare come se non ci fosse un domani però ricorda…
Escludi le categorie SOLO dopo aver collezionato abbastanza dati per valutare se bloccare o meno un certo tipo di annuncio sia redditizio o meno. Controlla le statistiche e compara le entrate prima e dopo aver effettuato la modifica.
Alcune categorie sensibili vanno comunque bloccate se pensi che potrebbero danneggiare la ‘user experience’ dei tuoi lettori.
Formato dei banner: testo, immagine o entrambi?
I banner basati sul testo convertono meglio, mentre quelli basati su immagini hanno un basso CTR e CPC.
Ricorda però la nicchia di mercato in cui stai lavorando! Ci potrebbero essere situazioni dove un’immagine potrebbe valere più di mille parole!
Detto questo, tieni a mente che Google ti permette di piazzare 3 banner su una pagina. Quindi cerca di sfruttare questa possibilità.
Piazza due banner da 336 x 280 e uno da 468 x 60.
Se usi Wordpress, ci sono molti plugin che ti permettono di inserire e gestire i banner di Adsense senza avere troppi grattacapi. Dopo averne provati molti, credo che il plugin WP Quads dia le soddisfaziqoni maggiori. È gratis quindi non costa niente provarlo.
Adesso passiamo ai video e al guadagno con Youtube.
Quanto si guadagna con Youtube ? Adsense e Video
Eh già, perché c’è si possono fare soldi con Youtube oltre che Adsense. Se hai un video che pensi possa catalizzare abbastanza visualizzazioni, allora potresti considerare di monetizzare il tuo canale Youtube.
Abiliti la funzione ‘Adsense’ sul canale e lui comincia a visualizzare banner e pubblicità introduttive nei video che hai caricato.
Facile no?
Beh, mica tanto!
Quanto guadagni con youtube, è – ancora una volta – un gioco di numeri; come i banner sul sito, la storia si ripete anche con i contenuti multimediali. Se i tuoi video li guardano poche centinaia di persone è tutto inutile e puoi anche scordarti di guadagnare con i video di Youtube.
Ma quanto paga Youtube a visualizzazione? Quante volte hai letto questa domanda, vero?
Il tutto dipende a chi chiedi. Molti dicono che potresti guadagnare 1 Euro per mille visualizzazioni o 1000 Euro per un milione di views. Altri invece parlano di 5 Euro per 1000 visualizzazioni.
Cosa c’è che non va qui? La domanda!
Dovresti chiederti “Quante interazioni o engagement sono necessarie per monetizzare con Youtube seriamente?”
Guadagni contro Visualizzazioni
Parliamoci chiaro, tu non fai soldi sulle visualizzazioni. Tu guadagni su quante volte i visitatori interagiscono col tuo video e quindi la pubblicità che appare su di esso.
Interazione = clic o visualizzazione della pubblicità per più di 30 secondi.
Le stesse regole di Adsense vengono applicate a Youtube; Cost Per Click (CPC) o Cost Per View (CPV).
Ho capito, ma di quante visite minime ho bisogno per vedere qualche centesimo?
Lo so, con tutto che ti ho parlato di engagement vuoi sapere qual è il minimo con cui cominciare…
Allora te lo dico io da cosa si parte per guadagnare e poter lavorare con Youtube:
Mira ad avere un minimo di 100 visualizzazioni al giorno.
Ma soprattutto crea almeno una 40ina di video da cento views giornaliere.
Contento?
E ora i tipi di Ads per il tuo canale.
Pre-Roll Ads – sono quelli introduttivi che appaiono prima che il video vero e proprio parta e che possono essere saltati dopo 5 secondi.
In-Search Ads – appaiono nei risultati delle ricerche e sono circondati da un quadrato giallo.
In-Display Ads – sono quelli invece piazzati sulla parte destra di Youtube nei dove vengono suggeriti altri video.
Abilita tutti e tre così da capire quale delle tre modalità è più remunerativa.
Stai partendo ora e non sai dove aprire un sito per il tuo impero Adsense?
Investire in una soluzione web hosting performante è importante. Sia Google per quel che riguarda l’SEO che i tuoi utenti, vogliono un sito veloce e che sia online h24; se aspettano troppo si stufano e vanno altrove. E anche tu che gestisci il sito web, vuoi una soluzione facile ma potente per controllare Wordpress senza mal di testa.
Il supporto tecnico poi, è uno degli aspetti che molti – troppi – sottostimano ma che ritorna molto utile nei momenti critici quando per qualche motivo il tuo sito decide di non voler funzionare.
Sai cosa vuol dire avere il sito offline per qualche ora? Vuol dire perdere tanti visitatori ma anche tanti soldi dai banner che ovviamente non vengono cliccati.
Per questo motivo ho personalmente provato un po’ tutti i migliori hosting sul mercato fino a trovare quello ideale per i miei siti. Ho deciso di documentare tutto. Ecco la mia esperienza personale con i piani hosting.
That’s all folks.
Prima di salutarti ricorda sempre di non cliccare sui tuoi banner perché il tuo account verrà bloccato. Punto.
Continua a sperimentare diversi posizionamenti per i banner ma anche varie nicchie se hai più di un blog.
Mi raccomando, fammi sapere se hai qualche consiglio che ti ha permesso di aumentare il tuo CPC!