Nella mia newsletter condivido contenuti esclusivi che non trovi sul blog. Vuoi imparare gratis la scrittura persuasiva e accedere a materiale riservato? Basta cliccare qui.
Pianificare come creare un blog di successo oggi è tosta ma può portarti a lasciare quel lavoro tanto odiato ed essere finalmente il padrone di te stesso. Ma da dove si parte per inseguire questo sogno?
Agli inizi degli anni 2000 c’era il trend di avere un sito web.
Tutti volevano essere online e chi già lo era, si rivolgeva a te con la solita domanda retorica: “Non hai un website? Devi averne uno per forza!”
Capirai, tu non avevi idea di come accendere il modem, figuriamoci avere un sito.
Quando lo chiedevano a me rispondevo:
“Wow! Hai un sito e cosa vendi?”.
Ehmm, niente è su di me!
“Ah si? E chi sei tu?”
Silenzio.
Con quelle due affermazioni avevo capito che il loro obiettivo era fare i fighi senza comprendere molto il motivo di avere un sito web.
Adesso invece è diverso: bisogna avere una presenza online. L’ideale sarebbe avere un sito. Meglio ancora un sito basato su un blog.
Oggi, con l’avvento del web 2.0, l’interazione tra persone si è livellata ed avviene su una linea orizzontale e non più verticale come ai tempi della TV.
La gente vuole interagire, vuole conoscere chi sei ed è interessata più a te che alla tua società.
Ecco perché un sito non basta più. Un blog può aiutare a farti conoscere. Come, lo diremo in un attimo.
Ma tutto questo già lo sapevi, vero? D’altronde: sito+blog=cool platform
Lo sai anche tu che non sapevi come accendere un modem! Quello che sanno in pochi invece è come aprire un blog e far diventare questa attività remunerativa.
Le domande più frequenti che ricevo dalle persone a riguardo sono:
“Angelo, vorrei avere una mia piattaforma ma non so da dove iniziare. Mi dai qualche dritta?” (dandomi colpetti sulla pancia col gomito e strizzando l’occhio)
“Angelo, ma si può guadagnare veramente come blogger? Dimmi la verità…tra me e te” (guardandosi in torno come se fossimo sotto controllo)
“Angelo, mi presti 100 Euro? Quando parto col blog poi te li ridò.” (facendosi il segno della croce sul petto)
Vista la tanta confusione, partiamo dall’inizio.
Dove creare un blog gratuito
Prima di dedicarsi a come fare un blog vincente, è d’obbligo dare qualche informazione preliminare. Per i neofiti che si chiedono come avere un sito, ecco riportate un paio di alternative valide per iniziare.
Ci sono due piattaforme principali, una gratis al 100% ed una che richiede un piccolo investimento iniziale.
Blogger
https://www.blogger.com – Blogger è la piattaforma gratuita di Google dove è possibile creare un blog gratuito ed iniziare a scrivere. Ce ne sono centinaia ma questa è forse la più conosciuta.
PRO – Facile, gratis ed avendo già una comunità di blogger si può far conoscere il proprio sito molto velocemente. Tecnicamente si può sfruttare l’authority del dominio per far scalare più in fretta le keyword.
CONTRO – Non è personalizzabile al 100% e si è nelle mani di Google. Questo secondo punto è molto importante poiché se il Grande Fratello decide di chiudere l’account legato al tuo blog, si perde tutto in pochi secondi.
Anche se questo è uno scenario catastrofico, cercherei di evitare le piattaforme gratuite proprio per non aver a che fare con cambiamenti di policy e decisioni prese da terzi.
Wordpress
https://wordpress.org/ – Wordpress è la scelta giusta per chi vuole imparare come aprire un tuo spazio online e fare sul serio. Anche se la piattaforma è gratuita, ci vuole un piccolo investimento iniziale per comprare un dominio e spazio web sul quale installare i file.
Ma quale?
Se si vuole fare sul serio, allora bisogna optare per un hosting wordpress italiano (leggi la mia esperienza) che metta a disposizione un servizio clienti eccellente e server veloci.
Siteground
Ecco i pacchetti:
StartUp – adatto per 10,000 visitatori mensili, 10 GB spazio web, un dominio, migrazione gratuita, backup giornaliero, installazione WP 1-click, auto-aggiornamenti di WP, email account gratuiti, CDN gratuito, ecc.
GrowBig – adatto per 100,000 visitatori mensili, 20 GB spazio web, siti multipli, oltre le funzionalità offerte con il piano precedente include assistenza tecnica prioritaria, SuperCacher con 3 livelli di caching che rende il sito ultra-veloce.
Go Geek – adatto per 400,000 visitatori mensili, 40 GB spazio web, oltre le funzionalità offerte con i piani precedenti include Staging WordPress in 1 clic, GIT pre-installato, conformità PCI gratis per e-commerce.
Se invece la lingua inglese non è un problema consiglio Bluehost, provider americano con server molto veloci e prezzi competitivi.
PRO – Vasta scelta di temi e plugin con i quali personalizzare il proprio sito web.
CONTRO – Bisogna sporcarsi le mani ed incominciare a studiare le varie funzionalità della piattaforma. Niente di complicato in quanto Wordpress può essere usato sia dai principianti che dagli esperti. Hosting come Siteground poi, mettono a disposizione degli script per installare in un clic la piattaforma sul tuo spazio web. Il tutto senza sporcarsi le mani con PHP, MySQL e Apache.
Piattaforme moderne per il tuo blog
Ehi, non pensare che sia finita qui! Il mondo del blogging si evolve più velocemente di quanto tu possa dire “virale”. Oltre a Blogger e WordPress, ci sono altre opzioni che potrebbero farti gola:
- Ghost: Una piattaforma minimalista per chi vuole concentrarsi solo sulla scrittura. Niente fronzoli, solo contenuto puro.
- Substack: Se vuoi monetizzare fin da subito, questa potrebbe essere la tua gallina dalle uova d’oro. È perfetta per chi vuole creare newsletter a pagamento.
- Medium: Ideale per chi vuole un pubblico già pronto. Scrivi, pubblica e lascia che la piattaforma faccia il resto.
Ricorda però che più è facile, meno controllo hai. È come scegliere tra guidare una Panda o una Ferrari: dipende da dove vuoi andare e quanto velocemente.
Se vuoi davvero fare sul serio, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come velocizzare WordPress senza plugin. Perché una piattaforma veloce è una piattaforma che converte, fidati!
Preliminari: Come aprire un blog di successo
La domanda che più volte ricevo è: “Su cosa potrei fare un blog?”
Diventare un blogger vuol dire scrivere, tanto. Prima di capire come averne uno di successo però, bisogna amare la scrittura e avere qualcosa da dire.
Il primo passo è capire cosa ci piace, cosa potremmo fare tutto il giorno senza stancarci.
Passo number two: controllare che ci sia qualcuno lì fuori disposto ad ascoltare i nostri contenuti interessanti.
Ho la ferma convinzione che ci sia un mercato per ognuno di noi. Che ci sia un’audience disposto ad ascoltare anche te che sei amante degli stercorari. Bisogna capire però quanto grande sia questo pubblico per valutare effettivamente quanto remunerativa possa essere la nostra passione.
Cerca informazioni sul tuo mercato prima di aprire un blog
Il test più semplice è quello di andare su Google e cercare qualche informazione sulla nostra nicchia. In base al tipo di risultati, possiamo farci un’idea di come sia il mercato nel quale stiamo per avventurarci.
- Ci sono blog o siti dedicati?
- Quali sono le autorità nel settore?
- Vi sono video su Youtube?
- Quali sono le domande più frequenti?
Se poi si è più tecnici, si può procedere con del keyword research (guida pratica).
SEO: Il tuo biglietto per la prima pagina di Google
Ok, hai scelto la tua nicchia e hai un’idea di cosa scrivere. Ma come fai a far sì che la gente ti trovi? Entra in scena l’SEO, il tuo migliore amico nel mondo del blogging.
SEO sta per Search Engine Optimization, che in parole povere significa “far capire a Google che il tuo blog è la bomba”. Ecco alcuni trucchi del mestiere:
- Keyword Research: Prima di scrivere, scopri cosa cerca la gente. Usa strumenti come Google Keyword Planner o trova le long tail keywords per scovare le pepite d’oro.
- Ottimizza i tuoi titoli: Inserisci la keyword principale nel titolo, ma fallo sembrare naturale. Niente “Miglior blog | Blog top | Blog numero uno”. Google non è stupido, e nemmeno i tuoi lettori.
- Contenuto di qualità: Google ama i contenuti lunghi e approfonditi. Punta a scrivere articoli di almeno 1500 parole, ma ricordati che la qualità batte sempre la quantità.
- Link interni ed esterni: Collega i tuoi articoli tra loro e cita fonti autorevoli. È come dire a Google “Ehi, guarda, sono in buona compagnia!”.
- Velocità del sito: Un sito lento è come un negozio con la porta chiusa. Nessuno entrerà.
Ricorda, l’SEO non è una cosa che fai una volta e via. È un processo continuo, come andare in palestra. Più ci lavori, migliori risultati otterrai.
Come guadagnare con un blog
Passiamo ora alla parte più divertente: monetizzare il nostro blog.
Ci sono varie opzioni per guadagnare lavorando con il proprio blog:
- Inserimenti pubblicitari (PPC – Pay Per Click)
- Affiliazione (PPA – Pay per Action)
- Creazione di un proprio prodotto/servizio
Vendere usando la pubblicità
Il sistema più usato è quello di usare Google Adsense. Mi raccomando non confondiamola con Google Adwords!
Google Adsense = Piattaforma per la pubblicazione di annunci di terze parti
Google Adwords = Piattaforma per la creazione di annunci. Qui puoi trovare la mia guida gratuita su come ottimizzare le tue campagne su Adwords.
Per capire quali sono questi inserimenti pubblicitari, basta dare un’occhiata ai blog o ai siti di informazione più influenti come quello de Il Fatto Quotidiano. Li vedi quei banner sulla destra nella sidebar? Quelli sono annunci di Google Adsense.
Ogni volta che un lettore clicca su un blocco del genere tu, blogger, guadagni.
Quanto si guadagna con Google Adsense?
Questa è una domanda alla quale è difficile rispondere in quanto le variabili sono molteplici.
- La nicchia di mercato in cui ci troviamo
- Quanto costa in media il CPC (cost per click)
- Quante visite riceve il nostro sito giornalmente
Nicchia di mercato: quale scegliere
L’errore che fanno in molti è creare un sito e basare il sistema di monetizzazione su Adsense; per scoprire solo dopo che la fascia di mercato su cui stiamo puntando è interessata a tutt’altro.
Ecco un esempio per chiarirti le idee
Se cerco “dove comprare rasoio Philips tripla lama” e sul tuo sito vedo un articolo con le caratteristiche tecniche del rasoio ma non c’è un link per comprarlo, torno indietro.
Perché succede questo?
Il lettore è in ‘buying mode’, pronto a comprare, quindi avere più informazioni su un prodotto non serve.
Almeno che la Phillips non abbia una campagna pubblicitaria sul network di Adsense dedicata al suddetto rasoio, siamo fregati.
Clic, indietro…
Un approccio differente sarebbe invece puntare sulla creazione di contenuti atti a dare informazioni a lettori in ‘problem mode’; ovvero alla ricerca di soluzioni.
Prendiamo per esempio il mercato degli antivirus.
Se scriviamo un articolo sul perché sia importante proteggere il proprio PC da attacchi hacker e virus, pena il danneggiamento dei dati, scommetto che un banner del Norton Antivirus potrebbe convertire più facilmente.
Ricorda che non dobbiamo convincere a comprare niente. Grazie a Google Adsense noi guadagniamo quando il lettore clicca sul nostro banner pubblicitario.
Ma come creano un blog di successo i furbetti, paga?
“Se guadagno ogni volta che qualcuno clicca sul mio banner allora basta che ci clicco io un centinaio di volte al giorno e sono ricco!”
Direi proprio di no. L’algoritmo di Google è molto più scaltro di quello che pensi e la società di Mountain View ci tiene a non deludere chi investe soldi sul loro network pubblicitario. Pena, la cancellazione dell’account e di tutti i fondi guadagnati fino a quel momento. Quindi pensaci bene.
Vendere con il marketing d’affiliazione
Quando impari come avviare un blog e monetizzare con i contenuti, l’affiliate marketing è un’altra opzione. Ti da infatti la possibilità di vendere prodotti terzi e guadagnare una percentuale.
Esistono molti network sui quali ci sono centinaia di prodotti.
Abbiamo Clickbank, ShareaSale giusto per citarne qualcuno; l’unico problema è che sono perlopiù network stranieri.
Sulla carta non c’è nessun problema; anche se vivi in Italia puoi registrarti ed essere pagato via PayPal, assegno o trasferimento bancario.
Il problema maggiore è che spesso i prodotti su questi network sono principalmente in inglese, il che potrebbe scoraggiare l’utente meno esperto ad acquistare.
La soluzione ideale si chiama Amazon.it
Ormai è una realtà anche in Italia ed il suo programma d’affiliazione, a differenza di molti, ti permette di guadagnare qualsiasi sia il prodotto descritto sul tuo sito.
Mettiamo per esempio di avere un sito dedicato a recensioni di griglie per barbecue e che il link porti ad un modello particolare venduto su Amazon.
Se l’utente, una volta ‘atterrato’ su Amazon decide di comprare uno spazzolino da denti, un cofanetto DVD o solamente un paio di libri da leggere, tu, caro amico Fritz, guadagni comunque!
Senza andare nello specifico diventando troppo tecnici, è interessante sapere che Amazon ‘ricorda’ per circa 30 giorni che l’utente X sia arrivato dal tuo sito.
Questo è importante perché se tale potenziale cliente decide di non comprare subito ma di farlo nei prossimi trenta giorni, tu, amico del giaguaro, intaschi la percentuale comunque.
Non male vero?
Io ho iniziato così, con un misto di Adsense e Affiliate marketing. È con Amazon però che ho avuto le soddisfazioni più grandi ed ho incominciato a guadagnare online.
Creare un Blog e partire con i programmi di affiliazione
Per chi volesse partire con questa alternativa ma non sa da dove iniziare, ho messo a disposizione una rubrica chiamata Lo Show della Nicchia o LSN. In questi spazi mostro come creare un sito da zero e monetizzarlo scegliendo il prodotto giusto. Come utilizzare tecniche di SEO, le piattaforme di affiliazione di ClickBank e Amazon e come creare il blog per guadagnare attraverso la creazione di contenuti che convertono veramente.
Nuove frontiere della monetizzazione
Il mondo cambia, amico mio, e con esso i modi per fare soldi con un blog. Oltre ai classici metodi che ti ho già spiegato, ecco alcune nuove tendenze che stanno spopolando:
- Corsi online: Se sei un esperto nel tuo campo, perché non condividere la tua conoscenza? Crea un corso e vendilo sul tuo blog. È come avere una gallina dalle uova d’oro, ma devi nutrirla con contenuti di qualità.
- Membership: Offri contenuti esclusivi a pagamento. È come avere un club VIP sul tuo blog. Chi vuole entrare, paga il biglietto.
- Sponsorizzazioni: Se il tuo blog diventa popolare, le aziende faranno a gara per apparire sui tuoi post. Ma attenzione: scegli partner che si allineano con i tuoi valori, altrimenti rischi di sembrare un venduto.
- Consulenze one-on-one: Offri il tuo tempo e la tua esperienza a chi è disposto a pagarla. Ma prima, assicurati di sapere come farsi pagare una consulenza. Non vorrai mica lavorare gratis, vero?
- Prodotti digitali: Ebook, template, fogli di calcolo… Tutto ciò che può essere scaricato può essere venduto. L’importante è che sia utile per il tuo pubblico.
Ricorda: la chiave è diversificare. Non mettere tutte le uova nello stesso paniere, o rischierai di rimanere a secco se una fonte di guadagno si prosciuga.
Come creare un proprio servizio/prodotto?
Questo rappresenta l’atto finale, il non plus ultra del marketing.
Come aprire un blog e promuovere efficacemente il tuo prodotto quindi?
È il passo più difficile ma anche quello più remunerativo. È giunti a questo punto che vale la pena puntare non tanto sul prodotto in sé ma su te stesso.
La gente si deve fidare di te, devi mirare a diventare un ‘influencer’ ancor prima di poter vendere qualsiasi cosa.
Ok, ma cosa posso vendere su un blog?
Tutto. Letteralmente.
Purché ci sia qualcuno interessato a comprare. Ricordi?
Anche un servizio ‘semplice’ come lezioni di italiano per gli inglesi può essere venduto (cosa che ho fatto io online una volta trasferito in Inghilterra).
Prodotto o servizio per come la vedo io sono la stessa cosa. Anche se a prima vista non si direbbe, dobbiamo prendere un servizio ed impacchettarlo per la vendita come se fosse un prodotto.
Corso basic di discussione italiana, Medium e Advanced. :)
Bisogna dare al cliente una sensazione concreta di….prodotto appunto! Che sia volatile o concreto, in entrambi i casi abbiamo bisogno di un blog.
Evita di scrivere alla “pene di segugio” sul blog
Abbiamo la passione, abbiamo il prodotto: via!
ALT!
Vogliamo sapere tutti come creare un blog di successo ma il fine ultimo non è avere una pacca sulla spalla dai nostri lettori ma guadagnare.
Per far ciò, bisogna considerare il blog come un vero e proprio lavoro; ci vuole dedizione, costanza ma soprattutto una strategia di content marketing.
È questa la differenza tra un blog amatoriale ed un blog di successo.
Per fare in modo che un blog converta, bisogna innanzitutto identificare il nostro target profile per poi scrivere articoli che abbiano come obiettivo la vendita del nostro prodotto.
Attenzione, con questo non voglio dire che bisogna fare il brainwashing e la permanente all’utente: tutt’altro!
Ricorda: dai le tue idee migliori gratis e vendi il sistema.
Facciamo un esempio va, che vedo spuntare un bel punto interrogativo sulla tua testa.
Mettiamo caso di avere una palestra e di voler investire in un blog per promuovere i nostri corsi su come perdere peso.
Di cosa scriviamo e a chi ci rivolgerci?
Secondo te quale dei due articoli risulta più indicato?
- “Come diventare istruttore di aerobica”
- “Come perdere 100 calorie in 10 minuti”
Ancora, quale dei due ritieni più idoneo?
- “Ellittica vs Cyclette: Ecco come scegliere”
- “5 step per aprire la tua palestra”
Ti do una mano: le risposte giuste sono la numero 1 nel primo caso e la numero 2 nel secondo.
Sembrerà una banalità ma la grande maggioranza dei blogger che conosco, scrive per gente come loro e non per potenziali clienti!
Un mio amico architetto ha un blog che si occupa di style e design. Ha un unico problema: scrive usando terminologie assurde che solo i capoccioni come lui capiscono.
Se il prodotto che vuoi vendere è la tua abilità nel ridisegnare gli spazi interni per chi vuole arredare casa, devi smettere di parlare di archi a sesto acuto ed incominciare a dare consigli su come abbinare i colori in salotto o magari come sfruttare al meglio gli spazi in una casa di 50 metri quadrati.
Ecco perché nessuno ti chiama :)
Ma torniamo a noi.
Ora che hai capito come aprire un blog e da dove iniziare per guadagnare, ci vuole un po’ di promozione.
Pubblicizza un blog
L’inizio è sempre il momento più duro.
Hai deciso su cosa fare con il blog, hai argomenti interessanti già pubblicati ma quando vedi le statistiche, il grafico dà calma piatta all’orizzonte.
Come fare quindi per sponsorizzare il tuo lavoro?
Prima passiamo in rassegna i metodi più ovvi per dare visibilità al proprio blog.
Diffondi il blog con Facebook & Co.
Creiamo una pagina dedicata al nostro blog ed iniziamo con il passaparola tra gli amici.
Ricordati però che non sono i tuoi amici che vuoi. Tu vuoi potenziali ‘followers’ interessati ai temi trattati.
Possiamo impostare un budget e promuovere la nostra pagina Facebook grazie alla piattaforma pubblicitaria del Social Network in blu.
In entrambi i casi ricorda che l’obiettivo è mandare il traffico dei social network verso il tuo sito quindi fai in modo di attrarre l’attenzione dei tuoi potenziali lettori verso i contenuti del tuo blog e non sui post di Facebook.
Il motivo è semplice: devi avere un contatto diretto con i tuoi utenti senza che terzi (vedi i vari social network) decidano per te.
Eh sì, il fine ultimo di queste piattaforme è venderti i loro servizi a pagamento. Ultimamente poi Facebook ha messo mano al suo algoritmo ed il risultato è che solo il 16% degli utenti legge i tuoi post.
Non basta questo per convergere tutti gli sforzi verso il tuo blog di cui hai pieno controllo?
Ci sono altri network come Twitter, Instagram, e chi più ne ha più ne metta. Almeno che tu non abbia un agente che gestisca tutti i tuoi profili, ti consiglio di focalizzare le energie su quelli più conosciuti che ti garantiscano più traffico. Se vuoi imparare come aumentare i follower su Instagram, leggi la mia guida!
Pubblicizzare un blog usando il direct marketing
Un altro metodo spesso bistrattato è il direct marketing. In un’èra dove ci fissiamo con il backlinking aggressivo, ci dimentichiamo di come ‘bussare alla porta’ di qualche altro blogger sia più efficace.
Poniamo il caso di avere un blog dedicato al mangiare sano ed in particolare su come fare ottimi frullati di verdura.
Pensi che il nostro amico che ha un blog su come perdere peso andando in palestra non sia interessato ad un potenziale articolo sul suo sito? Certo che sì!
Proporre l’articolo come un valore aggiunto che non interferisce con il suo business può far solo piacere.
Magari ci scappa pure un backlink, ma sicuro tanta visibilità.
Mi sento di dare un avvertimento però.
Quando si inizia a scrivere, potrebbe venire la tentazione di contattare persone troppo in alto, siti troppo importanti che il più delle volte nemmeno rispondono alla tua email.
Per evitare di rimanerci male, parti basso: cerca di contattare persone nella tua stessa fascia d’importanza o poco più.
Partimo con la provincia. Poi se piamo tutta Roma-Romanzo criminale
Anche qui non desistere. Continua a contattare altri siti – senza spammare mi raccomando – per proporre articoli che potrebbero interessare alla loro audience.
Dare visibilità al sito e diffondere i propri contenuti non è cosa facile. Non per niente ci sono milioni di blog lì fuori completamente abbandonati a se stessi e pochi, pochissimi che sono diventati autorità nel loro settore, creando un’entrata economica di tutto rispetto.
Tecnica per promuovere gli articoli sul tuo sito
Un modo interessante per iniziare potrebbe essere quello di usare una delle seguenti risorse gratuite:
BuzzSumo – una delle migliori piattaforme per trovare le idee su cosa scrivere.
Google News – basta inserire una parola chiave e controllare di cosa parlano i blogger e giornalisti
Open Site Explorer – ti darà una mano a capire quali sono i topic ai quali la maggior parte dei link si connettono.
Una volta capito quali sono i topic che riscuotono maggior successo usando magari BuzzSumo, pensa a come poter migliorarli, non solo in lunghezza ma anche dal punto di vista dei contenuti.A questo punto usando Open Site Explorer controlla quali siti sono linkati agli articoli trovati prima e contatta i suoi amministratori proponendo il tuo ‘pezzo’. Se di qualità non ci penseranno due volte ad includerlo nel loro sito!
Fare esempi americani è fin troppo facile. Ma com’è la situazione in Italia?
Sviluppare un blog di moda: Diventa una fashion blogger
Ormai va tanto di moda voler creare un blog che parla appunto… di moda! Un esempio di blog, e nello specifico di fashion blogger di successo, è Chiara Ferragni. Lei ha iniziato pubblicando foto su Instagram mentre indossava vari abiti e proponendo abbinamenti ai suoi followers.
Come dicono in Inghilterra, “come on today, come on tomorrow” (daje oggi, daje domani), i contatti sono aumentati fino a toccare milioni di followers sui social network.
Dopo centinaia di migliaia di ‘Mi piace’, ‘Condividi’ e retweet ha deciso di creare un sito (meglio tardi che mai) ed incominciare a postare le foto sul suo sito.
Era chiaro che fosse diventata un influencer.
Chiara iniziò a pubblicare link di affiliazione relativi a prodotti da lei usati incominciando a guadagnare, si vocifera, $80.000 al mese solo di provvigioni.
Non è fantascienza dedurre che non sia stata lei ad investire nell’affiliate marketing ma che sia stata invece contattata da qualche piattaforma che abbia voluto sfruttare la sua immagine per promuovere i prodotti.
Per la precisione – questa informazione l’ho trovata proprio ora – la piattaforma dovrebbe essere RewardStyle, un network di affiliazione al quale non ci si può iscrivere ma essere solo invitati che aiuta i top blogger a monetizzare.
Non male no?
Perché non dovrebbe capitare anche a te allora?
Ma non è finita. Tornando a Chiara, oltre ai link di affiliazione ora promuove un suo prodotto: una linea di scarpe.
Sembra che la Ferragni sarebbe riuscita a guadagnare 8 milioni di dollari nel 2014. 30% proveniente dalla pubblicità e varie partnership – tra le quali quella con Steve Madden – mentre il restante 70% dalla sua linea di scarpe (A big ‘thank you’ to StyleCaster for the info about her).
Come ha fatto a diventare una fashion blogger di successo?
Analizzando i passi di Chiara Ferragni ma anche di tutte le altre blogger di fama internazionale che si dedicano alla moda, puoi notare come queste hanno iniziato da subito a creare un proprio brand per essere riconoscibili: il personal branding. Non parlano solo di moda, ma ne parlano con un loro stile ben preciso per essere riconosciute ovunque.
Essendo poi questa nicchia quasi esclusivamente visiva (stiamo parlando di fashion giusto?) molte di loro usano Instagram per avere più followers. Questa è una tattica importante perché ti dà modo di avere un audience a cui parlare e farti apprezzare.
Attenzione però a non fare l’errore del principiante e pensare che un sito o un blog non serva se si sta sui social network. Basare la propria strategia solo ed esclusivamente su Facebook e altri, vuol dire dipendere costantemente su una piattaforma non tua.
Pensa a MySpace (il predecessore di Facebook) che è andato scomparendo da quando Mark Zuckerberg ha aperto il suo social network. Pensa ora a quanti contatti avresti perso!!!
Invece, crea un blog. E crea anche una mailing list per entrare in contatto diretto con i tuoi lettori. Perché ricorda che senza gli utenti che ti leggono, tu non esisti.
Come vedi costruire una tua piattaforma personale di successo ha bisogno di una strategia ben precisa. Oggi più di ieri è possibile raggiungere il Mondo con un clic. Certo non è facile diventare un punto di riferimento per i lettori ma se avrai dedizione, passione e continuità tutto è fattibile.
Mi consigli un libro?
Una bella lettura consigliata è il libro di Luca Conti ‘Blog di Successo for Dummies‘; semplice e di facile apprendimento per chi è alle prime armi ma vuole fare sul serio con il blogging. Raccoglie validi consigli per aprire un blog per la propria attività (che si abbia un’azienda o meno) e come monetizzarlo. Contiene anche una sezione strumenti niente male.
Contenuti che fanno la differenza
Ok, abbiamo parlato di piattaforme, SEO e monetizzazione. Ma alla fine, sai qual è il vero segreto per creare un blog di successo? Contenuti di qualità. Punto.
Ecco alcuni consigli per far sì che i tuoi lettori tornino sempre:
- Sii autentico: La gente vuole leggere la tua voce, non una copia sbiadita di qualcun altro. Mostra la tua personalità!
- Scrivi per il tuo pubblico: Non cercare di piacere a tutti. Concentrati sul tuo target e parla direttamente a loro.
- Usa storie e aneddoti: Le persone ricordano le storie molto più facilmente dei fatti. Usa la narrativa per rendere i tuoi contenuti memorabili.
- Formatta per la leggibilità: Usa elenchi puntati, titoli, sottotitoli e paragrafi brevi. Nessuno vuole leggere un muro di testo.
- Aggiorna regolarmente: Un blog abbandonato è come un negozio chiuso. Pubblica con costanza per mantenere l’interesse dei tuoi lettori.
- Interagisci con i tuoi lettori: Rispondi ai commenti, chiedi feedback, crea una community. Il tuo blog non è un monologo, è una conversazione.
- Usa immagini e video: Un’immagine vale mille parole, e un video forse anche di più. Arricchisci i tuoi post con contenuti multimediali.
E ricorda, scrivere didascalie memorabili può fare la differenza tra un post che passa inosservato e uno che diventa virale. Non sottovalutare il potere di una buona didascalia!
La chiave è sperimentare, analizzare e adattarsi. Ciò che funziona per un tipo di sito potrebbe non funzionare per il tuo. Trova la tua formula vincente e continua a perfezionarla.