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Se dovessi dare un nome a quest’anno, lo chiamerei “avanti il prossimo”.
La ragione di questo nome deriva dal fatto che sto incontrando sempre più frequentemente persone che si rivolgono a me in cerca di qualcuno che gli dica cosa non va con il loro “giocattolo”.
Non sono uno psicologo ne tanto meno lavoro alla Ravensburger, tuttavia 2 o 3 cose su come capire se un business funziona o meno le ho capite.
Ecco quindi che ristoratori, psicologi e ultimamente aficionados di SaaS (software as a service) mi chiedono di dare un’occhiata dietro le quinte delle loro attività.
Negli anni ho messo insieme un sistema per estorcere loro tutte le informazioni necessarie molto efficace.
Esce fuori che nella maggior parte dei casi, il problema risiede nelle loro corde vocali. Mi spiego…
Quando chiedo loro di completare il questionario per disegnarmi il volto del loro business, sono tutti bravi a darmi i dettagli:
- La loro filosofia
- Come vogliono vendere le cose
- Il metodo che usano per trattare il cliente
- L’uso dei social media
Insomma da applausi.
Il problema arriva quando gli chiedo di fare un giro nei loro ristoranti, di guardare le email che scrivono, i post che mettono su Facebook e il sito che dovrebbe essere il loro specchio.
C’è qualcosa di tutto quello che mi hanno detto? Il più delle volte no. Nemmeno un capello.
Ecco quindi che mi sento come il Dottor Terzilli, il medico della mutua che elargisce sempre gli stessi consigli e riesce a fare visite da 45 secondi a paziente.
Tu che mi stai leggendo e che stai per prenotare una visita con il sottoscritto, ricorda prima i seguenti suggerimenti per una autodiagnosi, che faranno risparmiare tempo e denaro ad entrambi.
- Non stiamo più negli anni ’90. Il tuo sito non è una brochure ma sei tu che vendi h24. Leggilo e rileggilo. Spiega per caso in dettaglio ciò che proponi?
- Se il guru di turno ti dice cose tipo “i siti web non li legge più nessuno”, scappa! Vuol dire che non capisce una beata mazza.
- Le persone sui Social sono in cazzeggio mode, mentre quando vanno sui motori di ricerca sono in problem mode. Questo vuol dire che pur di risolvere la cosa che gli da fastidio sono pronti a leggersi ogni virgola che hai scritto.
- L’utente di media visita 1.15 pagine per sessione, ciò vuol dire che devi convertilo qui, subito e ora. Non rimandarlo ad un’altra pagina.
- Hai detto pagina? Ah sì, beh, ogni pagina ha 1 target. Cosa vuoi che faccia l’utente in quel preciso momento?
- Come vedi la consulenza marketing aiuta a capire i problemi più comuni che trattengono un business dal decollare. Ma serve anche a scrivere articoli come questo per permettere agli utenti di presentarsi a visita con problemi più complicati di quelli che potrebbero risolvere da soli.
- Lo so cosa stai pensando: “Ma io che ne so. Faccio il macellaro mica il marketer!”
In realtà non serve essere esperti per capire se ti tagli un dito. Un altro paio di maniche invece è capire perché la ferita non si rimargina. Peggio mi sento se si infetta.
E poi, mio caro amico of the jaguar, che tu sia macellaro, pizzicarolo o avvocato, ricorda: Sii un 70-30.
Niente di kamasutrico. 70% venditore e 30% quella che è la tua professione.
Non pensare che i professionisti non vendano. Non pensare nemmeno che i clienti eventualmente arriveranno perché sei bravo.
Puoi avere anche il ristorante più buono del mondo, ma se nessuno sa dove si trova…
Beh, hai capito.